28 febbraio 2006

Apocalypse Bau

Va bene, va bene, sarò esagerato, sarà che non sono così “integrato”, che non capisco lo spirito dei tempi, che sono un vecchio conservatore che nella sua poltrona, in vestaglia, borbotta, tossendo violentemente, contro le nuove generazioni, i mala tempora ed affini mora,

però, però, però mi tocca inaugurare uno dei, temo, molti post Apolicattici, quelli che andranno ad evidenziare i palesi indizi, segnali, insegne ed avvisi che la fine del mondo, perlomeno di quello è occidentale, è vicina:

la bambina, stavo per scrivere bimba ma forse è troppo, mia vicina di casa mi stava illustrando poco fa il suo nuovo gioco, una sorta di tamagotchi in cui l’obiettivo è mantenere in forma e soprattutto, mi specificava lei, magra la ragazza protagonista di questo videogioco portatile da cui non ci si può separare, visto che bisogna nutrirla, ma non troppo, farla correre, nuotare...

guarda che cosce ha, mi diceva preoccupata la bambina

e poi c'è chi parla dei gatti che prendono l’aviaria...

Altered States

Lo sapevate che l'impegno costante di monitorare la temperatura corporea e l'assetto gravitazionale occupa il 90% delle risorse di un essere umano? Cosa accade se vengono liberate queste risorse? La vasca di deprivazione sensoriale, inventata dal Dottor John Lilly alla fine degli anni Cinquanta, consente a chi ci entra di galleggiare in una soluzione satura di solfato di magnesio mantenuto a temperatura corporea. In questo modo si induce una condizione di deprivazione sensoriale e il cervello inizia a produrre sostanze associate al benessere come le endorfine. Dopo un'ora di permanenza in questo stato, tutte le tensioni corporee sono eliminate, e anche lo stress psicologico accumulato viene rilasciato. In assenza di stimoli esterni il cervello tende a indurre uno stato onirico profondo, in cui a volte si manifestavano anche allucinazioni. In numerosi film viene riportata l'idea della vasca. Primo fra tutti Stati di allucinazione (il titolo originale è Altered States), un film del 1980 che racconta la storia di Lilly romanzata con un finale fantascientifico. Uno scienzato alla ricerca del Sé inventa la vasca e la sperimenta usando una miscela di funghi allucinogeni messicani. Quello che scopre e che ciò che sperimenta al suo interno modifica anche la realtà. Che meta hanno le esperienze allucinatorie se non la realtà?
Se vi interessa, continua su www.troise.net/boliboop/altered-states

Questo è un Titolo; Il Titolo serve per colpire il lettore/la lettrice in relazione a quanto segue, detto "post"

Questo blog oggi apre, così, senza grafica impaginazione amenità e ammennicoli, che arriveranno, arriveranno.
Ma intanto apre così, ché se aspetta se stesso ci si perde, in se stesso;
come ogni blog è un work in progress, un lavoro è progresso ma il progresso non è sviluppo, cercasi sviluppatori, ed a dire il vero la base di sviluppatori/postatori futuri c’è, cinque o sei persone sono già state coinvolte.

Il titolo, l’intestazione, il nome proprio – e appropriato da Tommaso Landolfi- di questo spazio è un invito ai surrealisti, gli astrattisti, gli iperrealisti, i classicisti, i dadaisti, gli edonisti, i monadici, gli atonali, gli espressionisti, perché “che meta hanno le nostre passeggiate se non la realtà?”.

Prima o poi, per prolasso del prolisso[me], ci ritornerò sopra, sul titolo,
che tanto lui, il titolo, rimarrà lì sopra, a guardarci.

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