Scommetto 500 euro che dietro la scelta di Sarah Palin per la corsa alla vicepresidenza degli Stati Uniti c’è Karl Rove. Si parla troppo di lui in questi giorni per non avere il sospetto che ci sia la sua mano dietro questa mossa geniale di McCain.
Lieberman era troppo a sinistra. Sarebbe stata una buona mossa per conquistare gli indipendenti e i sostenitori delusi di Hillary, tra cui molte donne; ma d’altro canto non piace agli evangelici del sud che non voterebbero mai per un convinto abortista.
Romney era troppo mormone. Pieno di soldi è vero, ma si tratta del grande sconfitto delle primarie, un po’ come se Obama avesse scelto Hillary.
Pawlenty troppo anonimo. Governatore di uno stato tradizionalmente democratico, i cui voti avrebbero fatto comodo ma non sarebbero stati sufficienti. Una scelta al ribasso.
Inutile continuare con la lista perché si è materializzato il candidato perfetto:
donna giovane, pronta a strappare i voti delle hillariane deluse; madre di cinque figli, l’ultimo down (non ha abortito come non ha mancato di ricordarci Ferrara), neo conservatrice di ferro, anti aborto, anti gay, a favore delle armi (è membro della National Rifle Association), è governatrice di uno stato piene di petrolio (e presiede l’Alaska Oil and Gas Conservation Commission); ma è anche ex reginetta di bellezza, tanto per marcare la distanza con il mondo femminista
Se ci dovessero essere ancora dubbi sul suo essere 100% conservative, ci tiene a precisare che ama mangiare gli hamburger di alce…
Se Dick Cheney, Crudelia De Mon e Mr Burns si fossero messi a tavolino non sarebbero stati in grado di inventare un candidato migliore.
E come se non bastasse McCain sembra urlare: “sono io il candidato anti establishment!”
Mentre Obama sceglie lo scafatissimo Biden e si fa incoronare dai Clinton e dai Kennedy, McCain sceglie una outsider infischiandosene dei consigli del partito.
Se un vecchietto mezzo pazzo vince le elezioni americane all’indomani della peggior presidenza da un secolo a questa parte, i democratici faranno una colossale figuraccia, tanto da far impallidire i democratici nostrani… e ce ne vuole.
Mi sa che ci vediamo nel 2012 con McCain quasi ottantenne che sfida Hillary Clinton.
Non so se ridere o piangere.
Lieberman era troppo a sinistra. Sarebbe stata una buona mossa per conquistare gli indipendenti e i sostenitori delusi di Hillary, tra cui molte donne; ma d’altro canto non piace agli evangelici del sud che non voterebbero mai per un convinto abortista.
Romney era troppo mormone. Pieno di soldi è vero, ma si tratta del grande sconfitto delle primarie, un po’ come se Obama avesse scelto Hillary.
Pawlenty troppo anonimo. Governatore di uno stato tradizionalmente democratico, i cui voti avrebbero fatto comodo ma non sarebbero stati sufficienti. Una scelta al ribasso.
Inutile continuare con la lista perché si è materializzato il candidato perfetto:
donna giovane, pronta a strappare i voti delle hillariane deluse; madre di cinque figli, l’ultimo down (non ha abortito come non ha mancato di ricordarci Ferrara), neo conservatrice di ferro, anti aborto, anti gay, a favore delle armi (è membro della National Rifle Association), è governatrice di uno stato piene di petrolio (e presiede l’Alaska Oil and Gas Conservation Commission); ma è anche ex reginetta di bellezza, tanto per marcare la distanza con il mondo femminista
Se ci dovessero essere ancora dubbi sul suo essere 100% conservative, ci tiene a precisare che ama mangiare gli hamburger di alce…
Se Dick Cheney, Crudelia De Mon e Mr Burns si fossero messi a tavolino non sarebbero stati in grado di inventare un candidato migliore.
E come se non bastasse McCain sembra urlare: “sono io il candidato anti establishment!”
Mentre Obama sceglie lo scafatissimo Biden e si fa incoronare dai Clinton e dai Kennedy, McCain sceglie una outsider infischiandosene dei consigli del partito.
Se un vecchietto mezzo pazzo vince le elezioni americane all’indomani della peggior presidenza da un secolo a questa parte, i democratici faranno una colossale figuraccia, tanto da far impallidire i democratici nostrani… e ce ne vuole.
Mi sa che ci vediamo nel 2012 con McCain quasi ottantenne che sfida Hillary Clinton.
Non so se ridere o piangere.