
Insomma, uno dei pochi monstri dell'informazione italiana, questo coro di più e più voci dibattenti, ragionanti e provocatorie deve sopravvivere. Sinceramente delle sue prime pagine non ne posso fare a meno.
Un giornale che chiude è una sconfitta nostra, in particolare un giornale che ha provato ad essere realmente indipendente a sinistra. Che siate o meno d'accordo con quello che sopra i vari giornalisti (stesso stipendio per tutti, tipografici compresi) ci scrivono, beh diamoci una mano a rimanere un po' liberi.
Compratelo, regalatelo, pubblicizzatelo agli amici miliardari mecenati.
Oggi (per dire) c'è in ultima un bellissimo racconto di Osvaldo Soriano, forse il più grande narratore calcistico di tutti i tempi, oltre alle varie amenità che questo giornale ci regala, come l'intervista a Paul Breitner, terzino maoista della Germania anni '70 campione del mondo (che suona tanto come il pasticciere trozkista dell'italia anni '50).
Diamoci una speranza, proviamo il brivido di una sottoscrizione, salviamoci il manifesto