In realtà da difendere sarebbe Italia 1 che, come riporta Tvblog, è stata multata per i Griffin. La "sentenza" dell'Agcom (Autorità per le Garanzie sulle Comunicazioni) parla del fatto che il cartone andava prima in onda alle due e mezza, orario per i pupi (e fin qui si può anche in a parte concordare, ma la multa è ben lungi), e che è un programma per adulti (e pure qui... forse); l'assurda multa è poi motivata dal fatto che questo cartone è "caratterizzato dall'uso di espressioni volgari e di turpiloquio".
Sì, lo so, il tutto è abbastanza ovvio, perbenismo sibilante e strisciante, e quindi evitiamo di cogliere la facile mela proibita della indignazione, del "ma voi avete visto..." e citare le buone domeniche televisive, i sabati postali, ed i pomeriggi rimorchioni, sempre targati mediaset.
E allora se mi devo arrabbiare (già fatto in realtà), mi arrabbio per un'altra questione che emerge dalla vicenda, che non smonta l'equazione implicita cartoni=roba_da_bambini da cui dipendeva l'orario; in parte la multa sembra criticarla, ma trasformandosi in una forma di censura, la rafforza; è proprio perchè i cartoni sono roba da bimbi che il "turpiloquio" (ma perché la censura è sempre così ridicola?) no buono, anzi cattivo cattivo; la "volgarità" è qui letta dall'Autorità (in ogni senso) solo nella sua versione formalista pseudo-pedagogica, immediatamente riconoscibili (le parolacce!!), le altre immondizie non sono nemmeno considerate, è il pupo che qui interessa, non la sua educazione, ma la sua purezza che noi vorremmo tanto proiettare su i teneri bimbini, un pupo-centrismo che assorbe anche gli adulti. Mi ricordo che dopo l'ennesima becera rissa televisiva, uno dei protagonisti si scusò "con le mamme ed i bambini che ci guardano il pomeriggio". Le mamme!, qui perbenismo paternalista e maschilismo vincono alla grande.
Insomma riformulo -anche per dimostrare che non mi schiero con Italia 1 dato che mi fornisce la mia dose settimanale del Dottor House: non difendiamo nè Italia 1 che propaga questa stupida concezione dell'animazione con Simpsons e Griffin ad orari ridicoli, nè la censura che fa la medesima cosa, per di più con istinti purificatori.
Difendiamo i cartoni come linguaggio narrativo, i Griffin, i Simpsons, American Dad (se mai arriverà qui), Southpark (che da noi non si sa che fine ha fatto), Miyazaki e tanta altra bella roba (perchè l'unica equazione che accetto è quella fra cartoni e droga).
Sì, lo so, il tutto è abbastanza ovvio, perbenismo sibilante e strisciante, e quindi evitiamo di cogliere la facile mela proibita della indignazione, del "ma voi avete visto..." e citare le buone domeniche televisive, i sabati postali, ed i pomeriggi rimorchioni, sempre targati mediaset.
E allora se mi devo arrabbiare (già fatto in realtà), mi arrabbio per un'altra questione che emerge dalla vicenda, che non smonta l'equazione implicita cartoni=roba_da_bambini da cui dipendeva l'orario; in parte la multa sembra criticarla, ma trasformandosi in una forma di censura, la rafforza; è proprio perchè i cartoni sono roba da bimbi che il "turpiloquio" (ma perché la censura è sempre così ridicola?) no buono, anzi cattivo cattivo; la "volgarità" è qui letta dall'Autorità (in ogni senso) solo nella sua versione formalista pseudo-pedagogica, immediatamente riconoscibili (le parolacce!!), le altre immondizie non sono nemmeno considerate, è il pupo che qui interessa, non la sua educazione, ma la sua purezza che noi vorremmo tanto proiettare su i teneri bimbini, un pupo-centrismo che assorbe anche gli adulti. Mi ricordo che dopo l'ennesima becera rissa televisiva, uno dei protagonisti si scusò "con le mamme ed i bambini che ci guardano il pomeriggio". Le mamme!, qui perbenismo paternalista e maschilismo vincono alla grande.
Insomma riformulo -anche per dimostrare che non mi schiero con Italia 1 dato che mi fornisce la mia dose settimanale del Dottor House: non difendiamo nè Italia 1 che propaga questa stupida concezione dell'animazione con Simpsons e Griffin ad orari ridicoli, nè la censura che fa la medesima cosa, per di più con istinti purificatori.
Difendiamo i cartoni come linguaggio narrativo, i Griffin, i Simpsons, American Dad (se mai arriverà qui), Southpark (che da noi non si sa che fine ha fatto), Miyazaki e tanta altra bella roba (perchè l'unica equazione che accetto è quella fra cartoni e droga).
5 commenti:
"versione formalista pseudo-pedagogica"... ottima questa espressione...
eppoi lo sai che sono della scuola che propugna il valore educativo della parolaccia
io invece multerei canale 5, trasmette certi programmi...intendo quelli dell'accoppiata De Filippi Cosatnzo!
@boli, mi dici che scuola è che mi ci iscrivo?
@m79, e perchè solo canale 5? troppi ce ne sarebbero da multare, ma temo che così si risolva poco, forse il colpo di stato, televisivo per lo meno, sarebbe più semplice ;)
E' la famosa "Scuola del vaffa", ed io sono professore dissociato, Marco Masini aiuto-ricercatore e Giampiero Galeazzi rettore.
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