08 settembre 2006

Nassirya Rhumba

e insomma, ero lì, un'oretta fa, seduto un po' spaparanzato sul divano, ipnoidiotizzato nel guardare i video di liscio ed affini sul nordista Canale Italia, pensando alla variegata "poliformia" de sto mondo, fra urban-chic, provincie denuclearizzate, fine de "la storia" ed inizio de "le storie" a ritmo di lambada e polenta, con dinanzi agli occhi tizi che sembravano la presa in giro di Olmo ovvero Fabio de Luigi versione Mai Dire Gol

beh in mezzo a questo flusso, parte l'ennesima canzone strappacuore, pseudo belcantata, tento di decifrare il testo fra le grida di vecchiette urlanti, e parla di un giovane di venti anni, che parte, non capisco bene per dove, con la fiamma (?) ed il tricolore(!!), anzi erano in 19 (...),
e non son tornati

insomma, era un'amabile canzone su Nassiriya, cantata con uno sguardo di felicità e piacioneria dal giovin cantore che faceva sinceramente ribrezzo,

...e poi, a metà o giù di lì, STOP
schermonero
telepromozione

ho provato a gugolare quel che ricordavo del testo per scoprirne l'autore, ma nisba, forse anche la rete ha del pudore

4 commenti:

Anonimo ha detto...

il titolo della canzone è "morti ammazzati. morti strumentalizzati"

bentornato!

Francesco ha detto...

bel titolo!

boliboop ha detto...

morti è in romanesco.

cough coug...

Francesco ha detto...

@boli: l'ho capita solo adesso, alle volte sei troppo intelligente