Ponte, di Giorgio Manganelli, Lunario dell'Orfano Sannita

Le vacanze religiose sono pie, ed è bene che il cittadino si abitui a collegare l’idea di Dio con quella di una macchina surriscaldata e litigiosa in lento progresso sugli asfalti, tra altre quattroruote, non meno torvamente pie. Tuttavia ho l’impressione che il collegamento sia un po’ troppo nel vago, e che si pera una occasione per fare pedagogia di massa. Alle feste religiose, che una loro antiquata, manierosa dignità l’avevano, sapevano di «letizia», si sono venute affiancando le feste laiche: Patria, guerre, conquiste, martire, re e repubbliche, qualcosa che finiva, qualcosa che cominciava, la prima volta che, fondazioni, distruzioni, sacri confini, e via garrendo al vento volta volta del futuro, della gloria, del passato, delle memorie, delle speranze; [...] noi abbiamo una lenta ma ormai innegabile evoluzione dalla fase della «festa» a quella delle «vacanze». E’ curioso notare che non molti anni fa la «vacanza» designava il tempo libero del giovanetto irretito nelle cure scolastiche; giacchè al ragazzo, all’infante, ben si poteva regalare una qualche «vacanza», che non fosse «festa», data la sua disponibilità alla gioia, alla mera ilarità dell’esistere. «Vacanza» designava anche, e tutt’ora designa, il farsi libero di un posto specie statale: «si dichiara la vacanza della cattedra», che indica il consolidamento legale di un vuoto, e che comporta la vaga, e forse repressa memoria, di un che di festose, di languido e disimpegnato. Pertanto la storia psicologica dell’idea di vacanza include questi elementi che non possono scindersi: un che di infantile, di fisiologicamente esuberante, quasi che la giocherellona felicità dell’infanzia fosse finalmente «alla portata di tutti», anche uomini di mezz’età, o cadenti; e si vedano le radioline, i mangiadischi, e tutte quelle cose che ripetono la grazia fragile delle «chicche e balocchi»; la vacanza insomma presuppone un’estensione illimitata dei riti infantili della scuola dell’obbligo, fino a lambire il decesso; presuppone inoltre la diserzione temporanea da uno spazio sociale, che assume i caratteri psicologici di un contenitore per esseri umani, una indistruttibile scatola di plastica capace di ospitare e plasmare una dopo l’altra una serie illimitata di vite.Tuttavia la scolarità permanente e la sia pur provvisoria fuga dal contenitore sociale potrebbe generare «una festa», qualcosa di antico, terribile e violento, tra danza e furore: perchè generano una «vacanza»? Forse questa aggiornata rielaborazione dell’antico rito - che non tanto fa un abbacchio dell’Agnus Dei, che sarebbe ancora metamorfosi umana, ma chiude nei missili patriottici gli antichi fulmini celesti- nasce dai misti sgretolati amori delle feste religiose e civili; e proprio perchè ora stiamo vivendo un «ponte», devo confessare che questa immagine mi pare indichi una sorta di alcova, o di passaggio segreto, di corridoio nel quale possano incontrarsi le feste dei due già distinti ranghi. Da una parte una festa fiera e maschia, mettiamo un quattro novembre, col suo ardore di fante, «al sangue» e «sulle braci», in attesa della bistecchiera radioattiva; dall’altra i languori di una pietà elegante, di antica nobiltà e buone letture, ma un poco solitaria. Non mancano mai i pomeriggi di pioggia e di peccato. L’istituzione del «ponte», questa semplice e geniale invenzione, in qualche modo coonesta queste fornicazioni, e ne legittima i già colpevoli frutti: per cui un giovedì religioso e un venerdì laico generano un sabato che partecipa di entrambi, con l’aiuto di una buona, vecchia domenica, levatrice discreta e complice
4 commenti:
ehilà fra, a proposito del post sui pirla che si danno le cinghiate di cui mi parlavi ieri - e che oggi ho prontamente visto - ti consiglio la visione di questo meraviglioso filmato:
http://www.youtube.com/watch?v=MK1OVjmEmeA
complimenti per il blog ;)
a presto
matteo
fantastico, veramente fantastico il video, da diffondere, mo magari provvedo con un post
grazie della segnalazione (e della visita)
alla prossima
f
scusa, te l'ho già fregato :)
anzi, no diciamo che sto contribuendo alla diffusione
http://oknotizie.alice.it/info/69211aa07976ca12/documentario_sull_estremista_di_destra.html
ma che stronzo che sei! vabbè, diciamo che contribuisci
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