Nel giorno in cui il mio paese viene ferito dall’ennesima lista berlusconiana (quella col Ministero della semplificazione mentale), un’altra brutta notizia arriva da oltreoceano.
She’s over! Hillary non ce l’ha fatta a rimettersi in carreggiata e ormai non ha praticamente più speranze di ottenere la nomination democratica.
Non mi permetto di fare analisi ma quello che è sotto gli occhi di tutti è che le si aprono due strade: continuare la lotta o accettare la vicepresidenza.
Dato l’arcaico sistema elettorale americano (che sembra la parodia di una canzone degli ABBA) Hillary è, senza ombra di dubbio, avvantaggiata rispetto ad Obama nello scontro con McCain, avendo in tasca California, Florida, Ohio e Pennsylvania.
Inutile dire che nello scontro fra l’insopportabile giovane bacchettone e il vecchio pazzo neocon, ci toccherà sperare in Obama, ma la strada sarà più ardua del previsto.
Il punto è che se Hillary sarà al suo fianco come candidata alla vicepresidenza, per Obama sarà tutto più semplice, ma per lei, non più giovanissima, legare le sorti ad un ragazzetto inesperto di buone speranze sarebbe disastroso nel bene e nel male. Se lui farà bene, lei sarà in ombra. Se lui farà male crolleranno insieme.
L’alterativa sarebbe farsi da parte e aspettare il cadavere del suo nemico. Se Obama perdesse le elezioni nazionali tra 4 anni la Clinton trionferebbe senza problemi e avrebbe ancora speranze.
Il dilemma è questo: sperare di consegnare l’arsenale nucleare americano nelle mani di McCain, per poi riprenderselo tra quattro anni, oppure mettersi disciplinatamente in fila dietro l’insopportabile novellino (profeta alla Tremonti del protezionismo cristiano) e tornare a giocare il ruolo da comprimaria alla Casa bianca evitando al mondo, dopo 8 interminabili anni bushiani, 4 (o peggio 8) anni con alla guida degli Stati Uniti un infelice misto tra Sarkozy e il dottor Stranamore?
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2 commenti:
massimì, secondo me non si piegherà alla ragion di partito e manda il giovane a farsi scannare da solo, il cui accostamento con Tremonti mi sembra geniale, da rilanciare, forse è da aprire un blog dal titolo Obama come Tremonti, che il contrario sembrerebbe che esaliti mr Ricottina
anch'io l'opzione vp la vedo molto dura... però leggevo proprio qualche minuto fa un compromesso interessante: cioè che a hillary venga offerta la possibilità di scegliere (o almeno mettere veto) il VP se lei si ritira. insomma un vp clintoniano che garantisca la clinton e le sue proposte come november, ma che cmq lasci aperta la strada ad una eventuale re-run 2012 per hillary
il link a questa possibilità lo trovate su politicalbetting
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